Le donne e i problemi di eccitazione

Secondo degli studi effettuati dagli esperti del Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) il disturbo dell’eccitazione femminile è caratterizzato esclusivamente dalla riduzione dell’interesse sessuale.

Questo è un’aspetto molto complicato e le cause possono essere molteplici ma che rientrano tutti in un bisogno che può essere sociale, psicologico, ambientale, relazionale o biologico.

Molte volte viene trascurato un fattore legato ad un ricordo o un segreto che inibisce in modo particolare la donna e stoppa ogni forma di godimento sessuale, giusto per fare un esempio le relazioni extraconiugali o le preoccupazioni di vita possono inibire il semplice ciclo di risposta sessuale.

Questa viene diagnosticata quando si presentano i seguenti sintomi, la tota assenza di interesse sessuale, o una consistente riduzione dell’attività sessuale.

La totale assenza di fantasie o pensieri erotici oppure quando la donna non è propensa ad avere rapporti sessuali con il proprio partner e di conseguenza non ne trae piacere quando lo fa.

Se questi aspetti persistono per più di sei mesi allora questo è sintomo di un disagio significativo, il problema può essere presente fin dall’inizio dell’attività sessuale o subentrare in un secondo momento.

Comunque prima di arrivare ad una diagnosi finale si consiglia la paziente di sottoporsi ad un’esame fisico accurato per cerare di capire che la causa non sia fisiologica.

In caso positivo si potrebbe iniziare un vero e proprio percorso farmacologico ancor prima di iniziare quello di psicoterapia.

Una cosa molto importante è quella di evitare l’utilizzo di alcool, caffeina, nicotina e l’assunzione di farmaci in maniera facoltativa, in quest’ultimo caso vi dovrà essere sempre la supervisione di un esperto.

Sappiamo benissimo tutti che la nicotina inibisce la libido perché limita il flusso di sangue verso gli organi sessuali, al contrario una buona attività fisica può influire positivamente oltre che combattere in maniera positiva il semplice stress.

Un’altro fattore molto importante è quello di parlare del problema in maniera libera con il proprio partner, la maggior parte delle donne sono molto imbarazzate al pensiero di dialogare di questo problema.

Oltre questo è anche preferibile dedicare del tempo per della terapia di coppia, passare del tempo da soli, è di fondamentale importanza, saranno necessarie sessioni individuali e di coppia.

Lo scopo della terapia sarà quello di riuscire a cancellare i semplici aspetti autocritici che le donne affette da questo problema tendono ad avere con loro stesse.

Il partner dovrà essere molto comprensivo cercando di capire il problema e dando immenso supporto alla compagna perché il problema è molto complesso e di solito non vi è un singolo fattore alla base del problema ed oltre questo le soluzioni terapeutiche sono veramente poche.

La prima cosa da fare è quella di iniziare un percorso educativo perché nella maggior parte dei casi le donne non sanno come approcciarsi al problema, servirà un’approccio di terapia sessuale affiancato da interventi cognitivo-comportamentali, una cura farmacologica e psichiatrica.